La Pro Civitate Christiana – Laboratorio di fede e di futuro ha l'obiettivo di offrire accoglienza e opportunità, linfa e respiro, missione e servizio: vi invitiamo perciò a rimanere aggiornati sulle iniziative che proponiamo, attaverso il sito e le pagine facebook e twitter.
Tutto cambia al mondo.
Noi assistiamo a trasformazioni di anime, di popoli e di religioni impensabili.
Bisogna che noi prepariamo più che opere, ponti;
più che prediche, dialoghi;
più che ricordi, nuove visioni di un avvenire di libertà, di pace, di giustizia.
don Giovanni Rossi
fondatore della Pro Civitate Christiana
Vita di don Giovanni Rossi
di Roberto Magni
6. La Cittadella
Nel frattempo veniva maturando l'idea della Cittadella Cristiana.
Si cominciò a parlarne e a scriverne per interessare gli amici e
trovare aiuti per la sua realizzazione. Quando si stava per iniziare
il primo edificio all'improvviso parve tutto crollare: Don Giovanni
per tre lunghi mesi fu costretto alla più completa immobilità in
una clinica romana. Fu un periodo di grande sgomento, il 7 ottobre
1950, festa della Madonna del Rosario, vennero poste le prime
fondazioni. Gli avvenimenti successivi ebbero del prodigioso.
Del tutto inatteso comparve in Assisi il dott. Furio Cicogna il quale
al termine della sua visita disse a Don Giovanni: voi pensate a
predicare e a lavorare; io penserò alla Cittadella. Il 21 aprile 1951
divenne così una nuova data storica per la Pro Civitate Christiana.
La sorpresa fu tanto grande che nessuno riusciva a credere, ma i
fatti con la loro concretezza dissiparono ogni dubbio.
La prima costruzione, già avviata, prosegui subito con ritmo più
intenso. Altre ne seguirono e nel settembre 1953 il nucleo centrale
della Cittadella era una realtà: Cappella, Uffici, Ospitalità,
Anfiteatro, giardini. Seguirono nel 1956 l'Auditorio, nel 1960 il
palazzo dell'Osservatorio Cristiano, nel 1964 il nuovo complesso
dell'Ospitalità. Nella nuova sede la vita dell'Associazione potò
organizzarsi in modo più organico e unitario consentendo un
maggiore incremento delle attività svolte in Assisi.
Nacquero nuove iniziative per il mondo della cultura e del lavoro:
concorsi drammatici, commissioni artistiche, convegni per scrittori,
artisti, cineasti, musicisti; incontri per dirigenti e lavoratori delle
aziende, la Marcia delle Fede per gli universitari. L'Osservatorio
Cristiano, da parte sua, diede sviluppo alla documentazione cristiana con la Galleria d'Arte moderna, la raccolta iconografica, la biblioteca, lo schedario bibliografico, la raccolta di dischi e musiche. Lo sviluppo delle attività in Assisi impose, necessariamente, qualche limitazione all'attività missionaria che sempre era proseguita nelle città italiane. Il rammarico fu vivo e sincero, confortato però dalla certezza che si trattava della sostituzione parziale di una attività con altre ugualmente utili e preziose, tutte dirette all'unico scopo: l'avvento del Regno di Cristo e il bene dei fratelli.