Sono le 2 del mattino… ho appena finito di scrivere un noiosissimo report per ottenere una nuova certificazione che magari metterà il turbo alla mia carriera… chissà… Stavo per spegnere il pc e vedo che c’è li la mail del mio amico Pigi, accuratamente lasciata in evidenza, che reclama attenzione. Bene, non posso esimermi da inviarvi il mio contributo, soprattutto in questo momento e soprattutto se questo può essere un abbraccio “virtuale” a Pigi e Clori.
Sorrido tra me e me perché solo un anno fa, il 25 aprile, di ritorno dall’ennesimo viaggio di lavoro vi scrissi di getto il mio pensiero sull’amore fecondo, lo feci di pancia quasi a voler dare un cazzotto al mondo che circonda la mia generazione . Quest’anno, invece del cazzotto, provo ad inviarvi un abbraccio poiché in fondo si puoi abbracciare anche senza braccia e questi giorni di distanziamento sociale dovrebbero avercelo insegnato.. Come si fa???, tra le mille filastrocche, canzoni e poesie girate sui nostri smartphone in questi giorni mi sono imbattuto in una poesia/preghiera di don Raimondo Di Rienzo, Assistente Spirituale del Servizio diocesano di Pastorale della Salute, Cappellano a Villa Stabia e Parroco nelle parrocchie di S. Nicola dei Miri e di S. Bartolomeo Apostolo a Gragnano:
….Nun ce se po’ tuccà, non ci si abbraccia… Ma ‘o bene nun se fa solo cu ‘e braccia! Spalanca ‘o còre e abbraccia senza braccia! Comme se fa?… Guarda a Mio Figlio n’Croce: cu ‘e Mane trapassate, t’accarezza; cu ‘e braccia crucifisse, abbraccia ognuno; E appiso ‘a chella Croce, parla, ma senza voce!
‘O bene nun se fa solo cu ‘e braccia! Spalanca ‘o còre… e abbraccia senza braccia
Spero che alla fine di quest’emergenza sanitaria tutti abbiano capito il senso dell’abbraccio… Ma l’abbraccio che senso ha? Chi sono io per definire un abbraccio… è davvero complesso… perché ha mille sfaccettature che mi porterebbero fuori dal tema del seminario di quest’anno… posso però dirvi che per me l’abbraccio con Tatiana è sempre qualcosa di magico, in tutte le sue sfaccettature… perché mi ha sempre portato PACE… Forse è questo che rende l’abbraccio così potente, la capacità di generare le più diverse sensazioni che restano tue e solo tue, nel più profondo del tuo cuore! È tardi e ho provato ad esprimere in poche righe la magia di un gesto universale vi saluto citando come sempre Brunori che ascolto in sottofondo e che riesce sempre a cogliere aspetti della mia vita…. “ Torno a letto… spengo la TV… lei si poggia sul mio petto… e cos’è che vuoi di più???! La conosci bene questa sensazione? È una specie di ottimismo senza una ragione….”
Nicola
Comments