La Pro Civitate Christiana – Laboratorio di fede e di futuro ha l'obiettivo di offrire accoglienza e opportunità, linfa e respiro, missione e servizio: vi invitiamo perciò a rimanere aggiornati sulle iniziative che proponiamo, attaverso il sito e le pagine facebook e twitter.
Tutto cambia al mondo.
Noi assistiamo a trasformazioni di anime, di popoli e di religioni impensabili.
Bisogna che noi prepariamo più che opere, ponti;
più che prediche, dialoghi;
più che ricordi, nuove visioni di un avvenire di libertà, di pace, di giustizia.
don Giovanni Rossi
fondatore della Pro Civitate Christiana
Franco Filograna, Natività 2021
Probabilmente il senso autentico e profondo della Natività di Franco Filograna, è nella condizione dell’attesa, e l’attesa molto spesso – forse sempre- si associa a un sentimento di speranza.
Non esiste un tempo che non abbia attesa, che non abbia speranza. Non esiste un tempo che non abbia speranze per noi, speranze per gli altri, per coloro che co- nosciamo, che ci appartengono, che ci sono vicini, per coloro che non abbiamo mai visto, che non conosciamo, ci sono lontani. Che non abbia speranze anche per coloro che erano qui soltanto ieri, e poi se ne sono andati.
L’attesa può essere ansiosa, può essere serena, può essere lunga, breve, in comu- nione, solitaria, può essere un’attesa lieve, può essere greve. L’unica cosa che non può contemplare è l’indifferenza. Se si è indifferenti verso qualcuno, qualcosa, non si aspetta che venga, che accada. La Storia, il progresso, la convivenza, la memoria, il progetto, la civiltà, rifiutano l’indifferenza.
Allora la Natività di Franco Filograna, questa metafora dell’attesa, questo simbolo della speranza, esclude ogni pensiero, ogni espressione di indifferenza. La speranza pretende un gesto concreto di coinvolgimento, di partecipazione, una testimonianza dell’essere con l’Altro, per l’Altro.
Ma nella Natività di Franco c’è anche la speranza di una saggezza nuova, di una nuova esperienza di senso, di un diverso confronto con l’universo del sé e dell’Altro, di un ripensamento dei modi con cui stabiliamo i rapporti con il mondo e con gli es- seri che il mondo lo abitano.
Una saggezza nuova: un pensiero capace di tessere connessioni fra la Storia, il presente e il futuro, una costantemente rinnovata consapevolezza che tutto quello che accade dipende se non interamente comunque in gran parte da noi, dalle nostre decisioni o indecisioni, dalle comprensioni e dalle incomprensioni, dalle attenzioni, dagli altruismi, dalle disponibilità a diventare diversi da come siamo, a tenderci verso gli altri e soprattutto verso chi da noi per una qualche ragione si allontana. Da noi e dalle scelte che facciamo dipendono le fortune e le sfortune, il benessere e il males- sere, lo sviluppo e la decadenza. Dipende tutto da noi.
Una saggezza nuova: un pensiero che si apre, si spalanca, verso il nuovo, che si inoltra in territori sconosciuti, che accoglie l’Altro, che si avvicina all’Altro e lascia che l’Altro si avvicini. Il contrario comporta egoismo, avarizia, rancore, barriere che si al- zano, conflitto, degradamento, degenerazione.
Di tutto questo, di molto altro, racconta la Natività di Franco Filograna.
Antonio Errico