top of page

Vita di don Giovanni Rossi

di Roberto Magni

5. In Assisi

 

Nel dicembre 1939, dopo alcuni mesi di dolorose vicende e di grandi angoscie originate essenzialmente da una diver­sa visione della Compagnia e dell'orien­tamento delle sue attività di apostolato, don Giovanni fu costretto a lasciare la Compagnia San Paolo. La sofferenza fu indicibile, ma non si lasciò abbattere! E subito pensò a un nuovo cammino. Spesso ripeteva: "chi ha una sola idea ha sempre paura di perderla perché rimar­rebbe a mani vuote. Chi ha tante idee non teme di lasciarne qualcuna, ne ha sempre qualche altra a sua disposizione!". E la nuova idea, o forse meglio una fioritura dell'ideale primitivo, si realiz­zò nella Pro Civitate Christiana.

Il 4 dicembre 1939 il Vescovo Mons. Giuseppe Placido Nicolini con pronta sollecitudine aderiva alla richiesta di Don Giovanni e paternamente lo acco­glieva in Assisi col piccolo gruppo che intendeva seguirlo per costituire un nuovo movimento di apostolato laicale. Il Natale 1939 segnò la costituzione uf­ficiale della Pro Civitate Christiana. Alla vigilia Mons. Nicolini ne aveva fir­mato il Decreto di erezione canonica ap­provandone lo Statuto. Il primo gennaio 1940 sulla tomba di San Francesco nelle mani del Vescovo i primi membri della nuova compagnia apostolica - 2 sacer­doti, 5 giovani, 13 signorine  fecero la loro consacrazione impegandosi a cono­scere, amare, servire, evangelizzare N.S. Gesù Cristo.

La vita dell'Associazione si organizzò fra l'oratorio San Francescuccio e Via San Francesco. Nell'artistica chiesetta medioevale si alternavano le funzioni collettive alle soste personali, mentre nelle festività si rinnovavano le liturgie notturne.

La casa di Via San Francesco, vicino all'antico arco del Cavalieri, costituì il centro delle prime attività. Agli inizi sembrava fin troppo spaziosa e quasi a fatica si riempiva. Ma ben presto diven­ne troppo angusta. Nei primi mesi pre­valse largamente il lavoro missionario e sempre più rapide si facevano le corse attraverso le regioni d'Italia per Missio­ni, tridui, conferenze. Gradualmente presero poi l'avvio altre iniziative. Nel giugno 1940 comparve - tanto atte­sa - La Rocca, allora molto modesta nel­le sue quattro pagine. Seguirono le Edi­zioni, la Villeggiatura Sociale, gli Esercizi Spirituali e, nell'agosto 1940, il primo Corso di Studi Cristiani. Mentre la rivi­sta settimanale La Festa proseguiva la sua vita, uscì Il Regno, una ricca pubbli­cazione trimestrale di studi cristiani, che raccolse i più illustri studiosi e scrit­tori del momento. Tutte e due furono portate vie dalla guerra.

Negli ultimi mesi del 1941 in uno scantinato ebbe il suo inizio l'Osservatorio Cristiano. I momenti tragici della guer­ra costrinsero a segnare il passo, mentre il risultato di tanti sforzi fatalmente si disorganizzava.

La ripresa, nel dopoguerra, fu ardua quanto un nuovo inizio. Vennero ripre­se le diverse attività interrotte e se ne avviarono delle nuove in sintonia con le mutate esigenze. Nel 1947 ebbero par­ticolare impulso i Raduni, i Convegni Giovanili, gli Incontri per Lavoratori.

 

bottom of page