Siamo approdati al tema di quest'anno dopo un lungo travaglio. Volevamo soffermarci a riflettere sulla vita di coppia, prendendo come spunto una coppia biblica. GiancarloBruni, all'Eremo di s. Pietro alle Stinche, ci ha accompagnato a riflettere sulla seduzione amorosa nel Cantico dei Cantici. Il Seminario della Cittadella di Assisi ci ha portato a meditare sull'Amore, travolgente utopia della vita puntando sempre l'attenzione sul Cantico: le travi della nostra casa sono i cedri, nostro soffitto i cipressi (Ct 1,17) Noi abbiamo voluto puntare l'attenzione sull'approfondimento del tema del desiderio nella vita di coppia, che rappresenta un aspetto fondamentale della relazione oggi. Crediamo che queste tracce hanno segnato un percorso profondo nei nostri cuori e nell'approccio al Cantico dei Cantici.

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Nel Cantico la donna e l'uomo trovano tutta la freschezza e l'intensità di una relazione che essi stessi vivono e sperimentano attraverso l'eterno miracolo dell'amore. È una relazione intima e personale, costruita sui pronomi personali e sui possessivi di prima e seconda persona: "mio/tuo", "io/tu". La sigla spirituale e "musicale" del Cantico è in quella folgorante esclamazione della donna: dodî lî wa'ani lô, "il mio amato è mio e io sono sua" (2,16). Esclamazione reiterata e variata in 6, 3: 'anî ledodî welodî lî, "io sono del mio amato e il mio amato è mio". È la formula della pura reciprocità, della mutua appartenenza, della donazione vicendevole e senza riserve. [...]

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Gianfranco Ravasi