top of page
9° Convegno tematico di formazione continua

parola di donna

cittadinanza attiva e diritti umani: un discorso al femminile

REGISTRAZIONI AUDIO DEGLI INTERVENTI

Benvenuto di Giovanni Grossi, direttore di Cittadella Formazione - Pro Civitate Christiana
Intervento di Tonio Dell'Olio, presidente della Pro Civitate Christiana
Intervento di Veronica Cavallucci,, assessora alle pari opportunità del Comune di Assisi:
Donne e politica, la lunga marcia.

La passione per la politica si impara da giovanissime, si comincia con il volontariato, con la partecipazione ad azioni e progetti di cittadinanza attiva. Il diritto di 'contare' in politica si conquista dal basso, nelle pratiche quotidiane che costruiscono una credibilità anche per le più giovani.
Introduzione al Convegno di Giovanni Grossi, direttore di Cittadella Formazione
Intervento di Fiorella Farinelli, giornalista:
Donne e lavoro, una equazione impossibile?

Donne e lavoro: bisogna andare dentro questo tema con parole di donna, non bastano le normative e la giurisprudenza. Il tema della conciliazione, quanto è risolto nel mondo interiore delle donne? Quanto è gravato ancora di sensi di colpa, e da una identificazione ancora parziale con la propria area professionale, a causa del precariato e della 'liquidità' del lavoro?
Intervento di Roberta Pompili, antropologa:
Donne migranti, il tema della tratta.

Tratta di esseri umani? Quando parliamo dello sfruttamento internazionale della prostituzione, dovremmo parlare più esattamente di traffico di donne.
E dovremmo cercare la pluralità nelle parole delle donne, piuttosto che guardarle con occhi che le oggettivizzano e le costituiscono come altre in termini di gerarchia. L'eterogeneità delle donne e delle loro condizioni materiali di vita, dei loro desideri, sono ricchezza trasformativa e ri-soggettivizzazione.
Intervento di Lilia Sebastiani, teologa:
Donne e Chiesa, autorità e parola: un cantiere aperto.

Il sessismo è molto affine alle varie forme di razzismo. Il dramma dei migranti, dello sfruttamento economico, sono connessi al problema del sessismo. Fino a che le donne non saranno riconosciute nella pienezza dei loro diritti, non c'è la possibilità di andare oltre la sopraffazione e le disuguaglianze di ogni tipo.
La trascendenza è stata edificata storicamente con il segno del maschile. Ci vuole un lavoro forte di ripulitura. 'Se il dio diventa maschio, il maschio diventa dio'.
Intervento di Flavia Famà, giurista, esperta in tutela di diritti umani:
La memoria in movimento, dal dolore all’impegno.

Tramutare una esperienza personale terribile, come l'assassinio per mano di mafia del proprio padre, in un impegno collettivo, pubblico, che riconosce in un mondo più grande il proprio dolore e cerca una visione allargata, un livello sociale, per testimoniare e difendere insieme i diritti fondamentali, la giustizia, e la possibilità di contare. Per la tutela attiva dei diritti, in particolare sul versante delle donne, sull'intero pianeta.
Intervento di Rosella De Leonibus, psicologa-psicoterapeuta e formatrice, Ass. CIFORMAPER:
Autostima, coraggio e self efficacy al femminile.

Quali sono le catene invisibili che hanno tenuto le donne in sudditanza e hanno prodotto per millenni la loro de-soggettivizazione? Una volta minata l'autostima delle donne e impedito loro di costruire una adeguata self efficacy, saranno esse stesse che incateneranno se medesime e le proprie figlie.
La prigione invisibile è quella interiorizzata, che finisce per diventare la definizione di se stesse e la limitazione delle proprie possibilità esistenziali.
Costruire una solida autostima e un sentimento di auto efficacia ben radicato non sono però compiti soltanto individuali. Ci sono spazi, risorse educative e ambientali, opportunità di crescita, che devono essere predisposti e mantenuti a livello sociale e culturale.
bottom of page